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I campanelli d’allarme

La diagnosi di questa patologia rimane fondamentalmente una diagnosi clinica (basata cioè su una semplice visita medica) e si fonda sulla presenza combinata di alcuni sintomi di cui spesso il paziente non è consapevole e che invece vengono notati dalle altre persone.
I campanelli d’allarme che possono segnalare l’inizio della malattia, in se stessi o in un familiare o un conoscente:

Il volto diviene meno espressivo, vi è una certa lentezza nel sorridere e nell’aggrottare la fronte.
Il movimento delle palpebre diventa meno frequente. Il volto non esprime sentimenti e le emozioni.
Si parla di faccia di pietra o faccia del giocatore di poker.

Impaccio motorio nei movimenti fini di una mano (allacciarsi un bottone o le scarpe, radersi…). Difficoltà nei movimenti di un braccio o una gamba. Si tende a trascinare il piede (la pianta del piede non viene alzata dal suolo durante la marcia).

Per esempio gesticolare durante una conversazione, oscillare il braccio durante la deambulazione.

La voce diviene flebile, monotona. Può comparire difficoltà nell’articolare le parole.

Si manifesta in un solo segmento corporeo durante il riposo e scompare con il movimento.

Può iniziare normalmente ma pian piano diventa sempre più piccola.